La gnatologia funzionale si occupa della diagnosi, clinica e strumentale, dei Disordini Cranio-Cervico-Mandibolari e della loro terapia funzionale.
La gnatologia fuzionale è cioè quella branca dell’odontoiatria che mira al mantenimento o al ripristino, quando possibile, del corretto equilibrio funzionale dell’apparato masticatorio, inteso come apparato complesso costituito dalla seguente triade:
- dentatura
- apparato neuromuscolare
- apparato scheletrico comprese le articolazioni temporo-mandibolari.
In questo apparato complesso la Relazione Intermascellare di Occlusione Centrica, ovvero la posizione data dall’ingranaggio in massima intercuspidazione delle arcate dentarie, condiziona la posizione e l'attività sia di lavoro che di riposo degli altri elementi dell’apparato, a partire dai muscoli masticatori, cervicali e linguali, al sistema nervoso (nervi sensitivi e motori e sistema nervoso centrale), fino alle articolazioni temporo-mandibolari e alle basi scheletriche stesse (ossa mascellari e cranio-cervicali)
Una condizione funzionale non equilibrata dell’apparato masticatorio può essere pertanto la causa di una serie di sintomi a carico dell’apparato masticatorio stesso e/o di altri apparati più o meno adiacenti: in questi casi si parla di disordine temporo-mandibolare, oppure di sindrome algico disfunzionale, o disordine cranio-mandibolare, oppure ancora, in maniera più estesa, di sindrome algico disfunzionale cranio cervico mandibolare.
Visto che la gnatologia funzionale, per il ripristino dell’equilibrio fisiologico dell’apparato muscolo-scheletrico masticatorio, si basa in primo luogo sulla individuazione e sul mantenimento di una condizione neuromuscolare di riposo equilibrata, e da questa di una condizione equilibrata di lavoro (e di conseguenza dell’equilibrata relazione spaziale delle strutture dentali, ossee e articolari attivate dai suddetti muscoli), essa è anche detta gnatologia neuromuscolare.
Gli strumenti diagnostici e terapeutici di cui la gnatologia funzionale, o gnatologia neuromuscolare, si avvale sono, oltre ad una accurata visita clinica e ad eventuali esami di diagnostica per immagini:
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la TENS o Stimolazione Elettrica Neurale Transcutanea (a bassa frequenza ed alta intensità) al V e VII paio di nervi cranici
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l’Esame strumentale comparativo Elettromiografico di superficie (sEMG) transcutaneo ai muscoli masticatori e cervicali e Kinesiografico (K) cranio-mandibolare, prima e dopo stimolazione neuromuscolare masticatoria TENS al V e VII paio di nervi cranici
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il bite Ortotico secondo Jankelson
L’esame elettromiografico di superficie e la kinesiografia mandibolare sono esami di diagnostica strumentale assolutamente non invasivi che permettono di:
- valutare il grado di disfunzione dell’apparato masticatorio misurandone l'attività muscolare e i movimenti mandibolari;
- valutare l’influenza reciproca con problematiche eventualmente presenti a livelli posturali inferiori;
- identificare, se possibile, un rapporto intermascellare più favorevole per un migliore equilibrio funzionale dell’apparato masticatorio.
La ricerca di tale rapporto intermascellare avviene con l’ausilio di una particolare stimolazione T.E.N.S. (Stimolazione Neurale Elettrica Transcutanea) dei muscoli masticatori, tramite la quale è possibile indurre un rilassamento ed un decondizionamento neuromuscolare dell'apparato masticatorio.
Una volta individuato e verificato tale rapporto intermascellare di maggior equilibrio (occlusione miocentrica), questo viene utilizzato un particolare bite gnatologico detto bite ortotico secondo Jankelson, che quando indossato conferisce all'apparato masticatorio i benefici di una relazione intermascellare di maggior comfort.